nel mito di Mennea

La freccia del sud ci ha lasciati perdendo la sua gara più importante. Pietro Mennea un uomo che amava lo sport, tanto da trasformarlo in una ragione di vita. Un campione dentro e fuori la pista. Quelli della mia generazione hanno sognato di essere veloci come lui,  sono vissuti nel mito di Mennea. Quante volte a scuola, sulla strada, sui campi in terra battuta, si ricordava quel nome mentre si correva “ma chi sei? Mennea?” A quel nome erano associati i ragazzi più veloci quelli che cercavano di imitare le sue gesta atletiche. Gli anni passavano ma non per Pietro, sempre sui blocchi di partenza pronto a raggiungere altri traguardi. Poi quella telefonata che mi ha riempito di orgoglio e di onore, giunta improvvisa nella primavera del 2012. Era un pomeriggio durante l’allenamento dei ragazzi allo Stadio G. Cannarsa di Termoli: “Pronto? Sig. Filippo? sono Pietro Mennea, mi hanno parlato del settore giovanile della Runners Termoli e siccome domani pomeriggio vengo a Termoli con Annalisa Minetti, ho bisogno di una ragazza che corra con lei in pista”  In un primo momento avevo pensato ad uno scherzo, poi ho capito che era lui, la freccia del sud, non mi sembrava vero, Pietro Mennea che mi chiamava. Fermavo subito  tutti i ragazzi in pista “ragazzi, ragazzi, c’è Pietro Mennea al telefono”. Davo tutta la mia disponibilità ma il giorno dopo una nuova telefonata, Mennea mi informava di un cambio di programma all’ultimo istante. Una lunga chiacchierata durante la quale mi raccontava di conoscere la pista di atletica di Termoli per essersi allenato e per avere anche gareggiato, poi un invito ad una conferenza che si sarebbe tenuta di lì a poco. Quel numero di telefono è ancora memorizzato sul mio cellulare e quando scorro la rubrica, il nome di MENNEA, mi fa ancora sognare!

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