Correggio (RE) Campionati Italiani di società di corsa campestre

Correggio (RE) Campionati Italiani di società di corsa campestre – Ne avevo seguito le gesta sin da quando era un giovane cadetto e in alcune occasioni si allenava al Cannarsa mettendo in mostra tutto il suo talento. Poi negli anni le sue vittorie e i suoi successi hanno avuto eco in tutto il mondo. Per la prima volta l’ho visto in azione proprio in occasione dei campionati societari di Correggio (RE). Cross corto maschile, quattro chilometri da correre in una stupenda zona verde, il Parco della Memoria  su un percorso pianeggiante tranne un paio di strappi in salita. Seguivo la gara  dopo essermi posizionato con la mia reflex a circa 500 metri dalla partenza proprio al culmine della prima salita da dove potevo osservare il serpentone di oltre trecento atleti, tra i più quotati di tutta l’atletica italiana. Nomi importanti che hanno scritto la storia e volti nuovi proiettati nel futuro. Ai vostri posti, pronti, via. Non si può descrive l’impeto degli atleti  lanciati verso quel rettilineo di 160 metri ad un ritmo forsennato nel tentativo di raggiungere la testa della corsa prima di incontrare la prima curva a sinistra dalla quale cominciava la selezione.  Li vedevo giungere nella mia direzione, in cima alla salita, maglie blasonate, Fiamme Gialle, Carabinieri, Fiamme Oro, Fiamme Azzurre, Pro Patria Milano i primi 10, 30, 50, 70….ma lui non c’era, passava inosservato, coperto da atleti molto più alti di lui. Il fiume di colori scollinava e raggiungeva una zona pianeggiante dove i partecipanti potevano impostare il ritmo di gara dopo avere percorso già mille metri . Voltandomi verso la zona di gara lo vedevo, aveva una marcia in più, in una gara così veloce come lo è quella dei 4 km, lui stava facendo un miracolo, stava risalendo in testa ad un ritmo ai limiti dell’umano. In quel momento, guardandolo da lontano, esile, con i capelli rossi, velocissimo, capivo il  perché  del suo soprannome “la volpe rossa” . Al termine del primo giro di 2000 metri lo perdevo di vista ma contemporaneamente  sentivo esultare lo speaker che a sua volta assisteva all’eccezionale prestazione “E’ TORNATO GRANDE…E’ LUI IN TESTA ALLA CORSA ANDRREEEAAA LALLI” . Non mi sembrava vero, era riuscito in così breve tempo a raggiungere la prima posizione. Rimanevo nello stesso posto, in cima alla salita per assistere al passaggio del secondo giro. Lo guardavo salire rapidissimo con la giusta  dose di ampiezza e frequenza nelle gambe  e riuscivo a fermare quell’istante nella mia Nikon. Un brivido nel vedere passare Andrea che alle sue spalle aveva lasciato tutti  dopo quella rimonta . Falcata dopo falcata il distacco dai suoi inseguitori aumentava. Mi dirigevo  sul rettilineo di arrivo dove potevo godermi il suo finale, da solo, esultante, con un distacco abissale. Un vero campione. Poi con la semplicità e l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto, prima ancora di recarsi negli spogliatoi e con il sudore che grondava dalla fronte, salutava, il suo papà Antonio, il suo allenatore Luciano e tutti gli amici e atleti molisani presenti. Filippo   FOTO

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